EBRAM: APPROVATO IL BILANCIO 2020

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Il 13 dicembre 2021 l’assemblea dell’Ebram ha approvato ad unanimità il bilancio chiuso al 31/12/2020 in un periodo storico che rappresenta indubbiamente uno dei momenti più difficili per il nostro paese negli ultimi decenni. La pandemia da Covid-19 ha avuto effetti estremamente gravi sul piano umano, sociale ed economico. La crisi ha colpito soprattutto le fasce più deboli della popolazione, accrescendo i rischi di un aumento delle disuguaglianze economiche e sociali. Il tessuto produttivo italiano costituito in grande prevalenza da micro e piccole imprese è stato duramente colpito dagli effetti della crisi.

In questo contesto tuttavia, la bilateralità artigiana ha mostrato una grande capacità di risposta  nell’affrontare uno shock economico senza precedenti e nell’adattarsi  alle trasformazioni in essere, affiancandosi alle politiche  del welfare pubblico destinate alle imprese e ai lavoratori.  Con la creazione del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (F.S.B.A.), i provvedimenti degli ultimi anni hanno contribuito a ridisegnare l’assetto della bilateralità artigiana, consentendo agli attori territoriali di intervenire prontamente nel campo del sostegno al reddito. Si ricorda tuttavia, che accanto alla primaria e storica funzione del sostegno al reddito, gli enti bilaterali supportano le imprese artigiane e i loro lavoratori nelle prestazioni relative alla formazione, salute e sicurezza e relazioni sindacali e territoriali

Nella nostra regione l’Ente Bilaterale Regionale dell’Artigianato Molisano viene costituito nel 1997 in applicazione degli Accordi Intercofederali stipulati tra le rappresentanze datoriali e quelle dei lavoratori dipendenti e delle seguenti intese regionali realizzate fra i Soci Fondatori. La crisi  economica causata dalla pandemia Covid-19 ha provocato l’emersione di bisogni crescenti e sempre più complessi e in questo contesto l’Ebram  rappresenta un’opportunità per gli imprenditori artigiani molisani e i loro dipendenti che necessitano di misure di sostegno per superare momenti di profonda difficoltà. 

In Molise i dati elaborati da Unioncamere riportano a fine anno 2020 un numero di imprese registrate presso la Camera di Commercio del Molise pari a  35.167 a fronte   delle  35.470 di fine anno 2019. Il tasso di crescita del 2020 quindi risulta negativo segnando una brusca interruzione dei risultati positivi degli ultimi anni; il valore regionale pari a – 0,40% risulta, inoltre, in controtendenza sia al risultato nazionale pari a +0,32%, sia rispetto alle regioni del Sud e Isole che hanno registrato un +0,80%.

Su base provinciale gli andamenti sono simili: se nella provincia di Isernia nel 2020 si registra un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni (-11 unità), con un risultante tasso di crescita pari a – 0,12%, più intensa è la variazione negativa nella provincia di Campobasso, con un saldo pari  a  – 142 unità e il rispettivo tasso di crescita pari a – 0,50%. In riferimento alle imprese artigiane, in linea con quanto avviene per le imprese nel suo complesso, nel 2020 si registra un saldo pari a – 60 unità su base regionale, frutto delle 328 iscrizioni e delle 388 cessazioni.  

Nonostante il recupero della domanda internazionale e gli interventi messi in campo ai vari livelli di governo, la fase della ripresa sembra svilupparsi con andamenti asimmetrici fra settori e tipologia d’impresa. I provvedimenti governativi per contrastare le ripercussioni socio- economiche della pandemia hanno tuttavia cercato di mitigare le conseguenze estreme della crisi. Alla tenuta dei livelli occupazionali  e reddituali hanno poi contribuito in maniera decisiva anche interventi di integrazioni salariale effettuati dalla bilateralità artigiana attraverso le risorse messe a disposizione dal Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato.

L’Ebram, con grande sforzo ed impegno, ha saputo dare il proprio contributo; per l’anno 2020 sono state liquidate in Molise  casse integrazioni da parte di FSBA per poco meno 6 milioni di euro lordi a favore di 2089 lavoratori per domande di  prestazione COVID-19 presentate da 786 aziende. Su base provinciale, le aziende operanti nella provincia di Campobasso hanno ricevuto per i propri lavoratori un importo di circa  il 72% del totale a fronte del 28% della provincia di Isernia.  Le domande Cig pervenute sono state erogate a tutti  i lavoratori delle aziende artigiane a prescindere dalla regolarità contributiva nei confronti dell’Ente. La piattaforma ha consentito ai consulenti del lavoro, previa loro registrazione, di iscrivere le aziende e i dati relativi ai loro lavoratori e protocollare le domande a seguito di generazione di Accordo Sindacale sottoscritto dalle parti sociali e allegato alla pratica. E’ stata inoltre consentita la proroga dei termini ed elasticità nella presentazione delle domande, per accogliere tutta la platea di aziende interessate. Le principali criticità sono state causate, nella maggior parte dei casi, dal ritardo nello stanziamento delle risorse da parte del Ministero che ha provocato a sua volta  ritardi nelle erogazioni delle prestazioni.

La pandemia Covid-19 ha infine indotto le imprese artigiane ad adeguare i propri comportamenti per rispondere all’emergenza generata dalla crisi, determinando cambiamenti che sono in parte destinati a durare nel tempo. A livello aziendale, la necessità di adottare misure di “distanziamento sociale” ha avuto in primo luogo un impatto sull’organizzazione dell’attività produttiva: sotto tale profilo, le imprese artigiane hanno risposto prevalentemente attraverso la modificazione degli spazi interni e, in misura limitata, facendo ricorso a modalità di lavoro agile. Negli anni avvenire sarà decisivo un cambio di passo nei processi di “transizione digitale” e “transizione energetica” che sono al centro dei percorsi delineati dal Next Generation EU. Ripensamento dell’intero processo produttivo e  ricorso a nuovi modelli organizzativi basati su tecnologie digitali dovranno affiancare quel solco orientato al prodotto/servizio  che da sempre costituisce il tratto distintivo del “saper fare” artigiano.

Passando ai dati relativi alle iscrizioni, l’intensa attività dell’Ebram nel corso del 2020 ha, con molta probabilità, influito positivamente sulle adesioni delle imprese artigiane. l’Ebram ha infatti accresciuto il numero delle imprese artigiane iscritte passando dalle 406 del 2019 alle 586 del 2020; i lavoratori delle imprese iscritte sono passati dai 1095 del 2019 a 1778 del 2020. 

Questo robusto incremento deve tuttavia far riflettere sulla necessità da parte dell’Ente di introdurre nuove provvidenze e potenziare le prestazioni che rispondano ai bisogni specifici del territorio e più in generale cercare di coprire tanti altri aspetti riferibili al welfare sociale  che possano integrarsi con il welfare pubblico. La nostra bilateralità avrà  di certo un ruolo centrale anche in questa fase di ripartenza, che coincide con una stagione di importanti riforme, tra cui quella degli ammortizzatori sociali, che saprà vederci protagonisti.

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